domenica 5 agosto 2012

Koh Jum

Per arrivare a Koh Jum e nelle isole successive l'unico modo è via mare, territorio degli "zingari di mare". Nulla di truce e nessun malaffare bensì un'organizzazione perfetta che regola gli spostamenti e che ne detiene giustamente il monopolio. Un'organizzazione che sorprende e fa mestamente riflettere come sia possibile farlo in maniera così efficace benchè semplice.
Ci imbarchiamo dal porticciolo di Krabi su una barca lunga e stretta, lasciamo i bagagli al ragazzo che ci aiuta a salire a bordo non senza avergli specificato la nostra destinazione e per destinazione si intende non solo l'isola ma anche e soprattutto il luogo dove saremo ospiti. Questa cosa mi sorprende e solo dopo capirò tanta accuratezza di informazioni.
Fa molto caldo ma non appena partiamo la brezza marina ci dona immediato sollievo.
La navigazione procede liscia come il mare che solchiamo.
La luce è così intensa che i pesci volanti che sfidano la barca in velocità sembrano metallici.
E' il diciannove di dicembre e siamo in mezzo al mare con il sorriso che non ci abbandona mai.
Siamo diretti all'Andaman Beach Resort, una piccola struttura con bungalow sulla spiaggia e prima colazione inclusa ad un prezzo veramente ridicolo considerato che è alta stagione: ben venti dollari in due.
Cominciamo a scorgere Koh Jum e il movimento sulla barca ha inizio.
Mi aspetto che siamo prossimi ad attraccare al porto ma...sorpresa. Non esiste porto.
Ci fermiamo in mare aperto di fronte alla prima destinazione, che non è la nostra, e aspettiamo.
Dalla riva parte una long tail boat, una specie di piroga allungata, che punta dritta verso la nostra barca e l'entusiasmo di chi la porta è contagioso.
I primi a scendere sono turisti scandinavi. Avviene una specie di scambio in mezzo al mare.
I bagagli erano stati disposti in ordine di discesa quindi è sufficiente che la long tail boat si avvicini per consentire alle persone di saltare nel guscio dondolante sull'acqua con relativo passaggio di bagagli e qualche cassa di acqua, pane in cassetta, marmellate e carta igienica.
Dopo tre fermate è il nostro turno. Il volto di chi ci fa gli onori di casa è segnato dal sole e dal sorriso sincero. Ci sentiamo accolti, aspettati, benvenuti.
La long tail si ferma a pochi metri dalla riva così che dobbiamo scendere con l'acqua al ginocchio (a te arriva alle caviglie) e la sensazione è così genuina e vera che sento già casa quel posto.
Veniamo accolti dal proprietario con semplicità e allegria.  Mi regalano una scatolina di seta arabescata come benvenuto e ci accompagnano al nostro bungalow, l'A8, a 5 metri dal mare che possiamo fissare persi e ipnotizzati stando sdraiati sul letto.
In tutto ci sono quindici bungalow e ci spiegano che sono nuovi, ricostruiti con sacrificio e volontà dopo il tremendo tsunami che oltre ai bungalow si è portato via molti di loro.
Le sistemazioni sono semplici ma con veranda, tavolino e sedie, zanzariera, acqua calda ed elettricità tutto il giorno, asciugamani puliti e ventilatore. Il tutto immerso in una vegetazione rigogliosa.
Rumore di vento, cicale, gechi, risacca del mare. Qualche voce di tanto in tanto ma sommessa e confusa e il rumore improvviso delle grandi foglie secche che toccano terra.
Brezza al tramonto fino alle prime ore del mattino e le zanzare hanno un orario così svizzero che è impossibile restarne vittime.
Qui ci si può veramente ammazzare di benessere.
E la forte sensazione di irraggiungibilità che si tocca con mano può dare pace anche ad un animo tormentato.
Al centro dei bungalow c'è un patio per i massaggi e un patio, più grande, destinato ai pasti.
Le colazioni qui le ricorderemo per la zuppa di green curry che, alle sette del mattino, ha fatto ridere di gusto i camerieri. Non c'è prezzo per una colazione in riva al mare, soprattutto se è a base di green curry. Il menu del mezzogiorno e della sera è lo stesso del mattino, con la differenza che quello del mattino è incluso nel prezzo, esiguo, che paghiamo per dormire.
Ci abitueremo con piacere e ben presto che in ogni posto è tradizione adottare un cane che diventerà, per tutta la durata del tuo soggiorno, il tuo cane.
Così anche noi ben presto abbiamo il nostro cane.
All'alba lo sorprendiamo mentre gioca con amici cani a scavare buche nella sabbia per catturare granchi, alla sera, seduti sotto al nostro porticato, si accoccola tra noi e guarda il mare che si mangia il sole.
Tutto questo e molto altro fa sentire casa anche un posto che vediamo per la prima volta.








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