sabato 6 giugno 2015

Blanca donde vas?

Si è chiuso maggio, il velocissimo e imperturbabile maggio.
Ché forse dopo aprile dolce dormire è necessario darsi una svegliata?
Sarà, a me è passato così rapido che devo riflettere un attimo prima di rendermi conto che è passato per intero e non a pizzichi e bocconi.
E quindi, inspirando forte per prendere ossigeno e dirlo tutto in un fiato: ero in Messico, poi a Madrid, sono tornata in Italia,  ho presentato il mio libro, l'ho portato giù a Roma (ah Roma, bella, indimenticabile, sempre casa), l'ho presentato un po' in giro (grazie libreria Altroquando: voi sì che siete forti), sono risalita, mi è preso il mal di giungla (ma forte forte eh, mica una ricaduta qualsiasi), ho compiuto gli anni (ma che davvero?) e niente.
Mi sento come se fossi seduta nella sala attese dell'aeroporto, della stazione, del medico, mi sento nella primavera tardiva, un attimo prima che arrivi ad esplodere l'estate, mi sento che è ora di ripartire.
E cos'è questo mal di giungla?
I viaggiatori ben conoscono quelle febbri tropicali che ti affliggono senza andarsene mai, che si chiamano mal d'Africa o mal di giungla o richiamo della foresta o mal di deserto...
Comunque lo si chiami è il male che le accomuna tutte, il male della separazione, più forte della nostalgia, più amaro della malinconia e più subdolo della lontananza.
Non che sia una brutta cosa, intendiamoci, è come una cicatrice che ha tutta una storia dietro e che non puoi fingere di non avere.
Passata la boa di maggio e dei primi di giugno, eccoci a riprogrammare presentazioni, traduzioni, ospitate a trasmissioni radiofoniche ma soprattutto eccoci alla vigilia di nuovi progetti.
In questo turbinoso vortice il pensiero va a un altro pezzetto di "cuore" laggiù, in Messico, dove l'attesa per l'arrivo di Blanca è pervasa da preoccupazione.
Blanca, dove vai così di corsa? 
Blanca è una simpatica signorina con un brutto carattere che tra domani e lunedì toccherà la Bassa California con venti e piogge da uragano di grado I.
Nata di grado V (il più tremendo, definito dalla scala Saffir come catastrofico), Blanca è un uragano che ad un certo punto della sua corsa si è girato per puntare dritto dritto alla Bassa California, creando non poca apprensione.
Ti sto studiando da giorni, Blanca, e la tua indecisione mi tormenta.
Vai, ti fermi, cambi direzione, perdi forza, la recuperi.
Ora, visto che la stagione degli uragani è ancora lunga, facciamo che rallenti e ti trasformi in tempesta? no dico, non pretendo che tu vada a morire in mezzo al mare, ma almeno togliamo anche quell'unico grado che ti porti appresso al di là delle previsioni fatte.
Un uragano di grado I non scherza.
Porta venti che soffiano dai 110 ai 150 km orari e inondazioni, mareggiate intense, distruzione di piccoli ormeggi. 
Blanca, calmiamoci.
Dicono che sei ancora un po' troppo arrabbiata, che toccherai terra domani intorno alle 11 di mattina e che correrai per almeno 4 giorni prima di sfogarti completamente.
Blanca, donde vas?



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