venerdì 21 marzo 2014

La mecca del succo

Esiste un posto speciale, qui a Weligama, dove perdersi tra nettari e profumi.
AVM è il miglior locale in assoluto dove sperimentare l'incredibile varietà di frutta tropicale e diventarne fisicamente dipendenti.
Dall'esterno appare come tutte le botteghe dello Sri Lanka, con la vetrina opaca, il cartellone pubblicitario di dimensioni esagerate a contrastare con la minuscola porta di ingresso; entrando non si può rimanere indifferenti alla distesa di frutta colorata e profumata che sembra appena raccolta, semmai si rimane come rapiti e invitati a procedere oltre, passando da un'ulteriore porticina che conduce a una minuscola sala arredata con tavolini seggiole e gli immancabili ventilatori a parete.


La magia inizia proprio in questa stanza, una volta seduti ad aspettare il menu.
I tabelloni alle pareti illustrano, per ogni tipo di frutto, il nome volgare, il nome in latino, il nome in singalese e in tamil e le miracolose proprietà benefiche.
Il gioco non sta semplicemente nello scegliere il frutto in sè, ma di mescolare semmai diverse tipologie e vedere l'effetto che fa!
Scopriamo così quanto può essere dissetante un succo kiwi e lime e quanto delizioso e appagante un succo jack fruit e lime.
Il jack fruit in particolare è un frutto bizzarro e dalle dimensioni notevoli.
L'artocarpus heterophyllus (questo il suo nome in latino), è una pianta originaria delle pendici dell'Himalaya e produce i frutti più grandi esistenti in natura (arrivano a pesare 30kg). 
Il frutto prodotto è talmente buono e dolce da attirare scimmie e uccelli durante il giorno e zibetti e volpi volanti durante la notte; noi ne abbiamo diversi in giardino e quando giungono a maturazione il traffico di animali che ne consegue è strabiliante.

vi presento il jack fruit
cassette e sgabello sono di dimensioni normali,
fate la proporzione con le mele e le arance,
considerando che questo esemplare non è dei più grandi

La tenace scorza va incisa utilizzando una lama che è stata prima immersa nell'olio per evitare che la sostanza lattiginosa che fuoriesce rovini il metallo.
Abbiamo visto scimmie pulirsi le mani incollate strofinandole vigorosamente, e anche un po' scocciate direi, sui tronchi degli alberi.
All'interno si trova una polpa globulosa suddivisa in cellette di membrana bianca; una volta aperto il frutto deve essere consumato rapidamente perchè il deterioramento avviene in brevissimo tempo.
Ma passiamo al gusto che è la cosa più difficile: come si fa a spiegare il sapore di una cosa fino a poco tempo fa sconosciuta?
Mi impegno.
Il jackfruit ha un sapore che ricorda:
- la banana
- l'ananas
- lo zucchero filato
Questa specie di enorme patata bitorzoluta oltre ad essere innegabilmente gustosa, presenta delle proprietà mirabolanti in quanto ricca di potassio e ferro e aiuta a combattere patologie del sangue.
Il succo che se ne ricava è morbido, cremoso, pastoso, un vero piacere per la bocca.
Insomma: più jack  fruit per tutti.
Il lime (o limetta) e il limone sono invece ottimi per l'igiene orale, le neuriti, problemi digestivi, febbri reumatiche, problemi cardiovascolari, febbre emorragiche, obesità, tosse e raffreddori in genere.
Da non dimenticare il fatto che limoni e limette qui ai tropici non sono aspri come in Europa bensì dolci e rinfrescanti, una vera delizia quando il caldo opprime e si suda tanto.
Nel menu sono a disposizione inoltre, tra i vari frutti, succo di anacardi e noccioline, tamarindo fresco, canna da zucchero e il legnoso ginger (zenzero).
I prezzi sono contenuti, parliamo di una base di 90 rupie per il banalissimo arancio (50 centesimi di euro) fino al costoso kiwi (280 rupie, ben 1 € e 54, un investimento insomma).
La frutta viene lavorata fresca al momento senza aggiunta di additivi e soprattutto senza ghiaccio, il che significa che ciò che si beve è solo ed esclusivamente nettare.
Il servizio cucina offre degli short da accompagnare alle bibite, ovvero involtini di pasta farcita con verdure o pollo e satay di kebab (spiedini di kebab avvolti da una leggera farcia di verdure e panatura). 
Il tutto ovviamente fritto alla perfezione tanto che risultano veramente leggeri e facilmente digeribili.
Il signore con la tunica bianca e la barba colorata di rosso hennè che vi farà accomodare senza tante smancerie e nemmeno un pizzico di simpatia, è evidentemente un muslim, un musulmano.
Va da sè che si può a ragione definire questo incredibile posto la mecca del succo!
All'ingresso campeggia una frase tratta dal capitolo 2 versetto 172 del Corano che così recita:
"partecipate delle cose buone che vi sono state donate come sostentamento e rendete grazie a Dio"
Verrebbe da chiudere con "amen" ma credo che "aleikum salam" sia più appropriato, anche se la sostanza non cambia.
Chiamatelo come volete, la frutta è un dono divino e quanto di più divino possiamo vedere e toccare con mano, signori perdonatemi, ma è la Natura.
Liberi di chiamarla come desiderate...