venerdì 14 novembre 2014

Pensieri da un grattacielo

Concedersi il lusso di oziare anche quando si è in giro per il mondo, senza per forza dover rincorrere metropolitane o fare code davanti ai musei, è un'esperienza impagabile, soprattutto se invece di essere in un albergo dai ritmi scanditi, si vive in un appartamento normale.
La tentazione di fingersi abitanti residenti, uscendo per fare la spesa o per portare le camicie in lavanderia, è forte e inevitabile, poichè queste azioni quotidiane devono essere comunque svolte.
Ma l'atteggiamento, quello che ti fa attraversare la strada come se fosse un'abitudine o che ti fa evitare di fissare le Petronas come se le vedessi ogni volta come fosse la prima, ecco, per quello esiste una predisposizione.
Del resto le lunghe soste in posti in cui ci sentiamo "come a casa" un poco ci trasformano i connotati, non così tanto da farci sembrare del posto, come quella volta in Sri Lanka in cui una guida di un parco mi chiese se ero locale, lasciandomi a bocca aperta.
Qui, a Kuala Lumpur intendo, viviamo al trentesimo piano di un condominio a due passi dalle Petronas e dal centro commerciale Suria, il che consente di uscire anche all'ultimo momento per una spesa veloce, un cinema, una commissione in posta o in banca, insomma una vera pacchia.
L'unico vero neo è l'insuperabile spavento che si prende ogni mattina, svegliandosi, quando ci si affaccia sorridenti alla finestra o al balcone dimenticandosi di essere ad un'altezza che smorza in millisecondo lo slancio energico alla giornata che inizia.
Va detto poi che la nostra camera da letto, con due pareti interamente a vetrata, è stata ricavata in un cubo che sporge dal grattacielo con una buona parte del pavimento quindi sul vuoto.
Insomma, per chi è nato nella bassa Padana è pur sempre un trauma...
Però, ecco lo volevo dire, queste altezze elevano i pensieri e mi spingono a sognare ancora di più, se mai ve ne fosse bisogno.
Svegliarsi al mattino, nel silenzio ovattato della città avvolta in una nebbia surreale, superare il trauma altezza e prepararsi un caffè che duri possibilmente il tempo della consultazione di giornali italiani, inglesi, americani, singalesi e malesi (chè bisogna restare informati!), seduti magari sul divano, predispone inevitabilmente al buon umore.
E' in quei momenti che nascono le idee come funghi dopo un temporale.
Sarà l'altezza, sarà il silenzio, ma la mente viaggia come se non ci fosse un presente.
Insomma, forse l'avrete capito che noi siamo già pronti per una nuova avventura......

da su a giù

da giù a su

...e di notte i fuochi d'artificio illuminano il cielo!




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