martedì 11 novembre 2014

Becchi e piume




Ci sono luoghi che meritano descrizioni prolisse, articolate, strutturate e ci sono invece luoghi per i quali sarebbe sufficiente una carrellata di foto minimamente accettabili.
Il Bird Park di Kuala Lumpur rientrerebbe nell'ultimo caso, una vera e propria oasi per gli uccelli che lo abitano, la maggior parte completamente liberi.
Raggiungibile via metropolitana o autobus, il Parco è appena decentrato rispetto a KLCC, tant'è che è sufficiente alzare la testa e vedere le Petronas in distanza, ma quelle, è noto, sono come il prezzemolo nello skyline di Kuala Lumpur.
Un sentito consiglio: è bene arrivare non più tardi delle 10 del mattino o il caldo opprimente vi schianterà al suolo, tra zampe di fenicotteri e becchi di pellicani, il che per alcuni potrebbe risultare simpatico ma vi garantisco che la reazione dei pellicani alle invasioni umane è alquanto imbarazzante (la cacca a mitraglia non piace a nessuno).
Di dimensioni decisamente più modeste del Jurong Park di Singapore e con un numero inferiore di esemplari, a noi personalmente è piaciuto di più.
Volete mettere la bellezza di passeggiare fianco a fianco, meglio fianco a ala, con un trampoliere che tranquillo e forse anche un po' annoiato non vi cede il passo nel vialetto?

Grazie ad un semplice ma geniale sistema di reti aeree spesso impercettibili, ci si ritrova dentro ad una enorme voliera dove la maggior parte degli uccelli è libera di scorrazzare in lungo e in largo.



Le reti sono assicurate qua e là ad enormi tralicci che fanno molto Jurassic Park e i diversi settori sono separati tra di loro da porte a doppio battente con bussolotto interno in modo da non mescolare aironi con pavoni o piccioni con tucani.
A proposito dei tucani: ma avete un'idea di quanto sono grandi?
Uno pensa ai tucani e subito ricorda i becchi gialli esagerati ma nessuno pensa mai alla loro stazza perchè per portare in giro un tale becco ci vuole il fisico!

e ci vuole fisico anche a reggerne uno, di tucani......

nell'immagine a seguire  notare lo sguardo completamente perso da totale godimento




Ho avuto un buon quarto d'ora di black out nel cervello mentre mi spupazzavo tucano e gufo; solo per il fatto di averne uno sulle ginocchia e uno su una spalla, il mio cervello ha fatto "click" e i gentili inservienti del Parco mi hanno dovuto letteralmente strappare i pennuti dalle braccia in un clima di generale imbarazzo.
Perchè io me li sarei portati a casa, per dire....
Esclusa a forza l'ipotesi "furto" al Bird Park, il gentile marito mi ha trascinato verso il settore dei pappagalli che non mi hanno mai entusiasmato più di tanto, ma forse perchè non mi sono mai ritrovata con un bicchiere di latte in mano in mezzo a loro......


Il colore rosso era "assordante" almeno quanto la voce stridula.
Rischiando le dita ogni volta che tentavo di accarezzarne uno, all'esaurimento del latte siamo usciti dalla zona pappagalli per vagare nel parco, perchè tante emozioni vanno poi compensate con un poco di normalità.
Fenicotteri, egrette, piccioni crestati giganti, struzzi ed emu ben chiusi dietro a doppie grate di sicurezza e finalmente, all'orizzonte, loro, i pellicani.

quello è un piccione, giuro
notare l'uomo somministratore di becchime sulla destra

eravamo quasi amici....

Gli immancabili pavoni hanno offerto un ricco spettacolo con la noncuranza di attori consumati:

DAVANTI


DIETRO

CHIUSO



Cascate artificiali, laghi con carpe koi, ponti sospesi su agglomerati di fenicotteri rosa, gruppi di ibis rossi come il fuoco e un raro pavone albino.
Il Bird Park di Kuala Lumpur è un luogo vivo e entusiasmante, io ci tornerei volentieri, magari con una borsa più grande, chè il tucano e il gufo insieme tengon posto.......
















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