mercoledì 6 aprile 2016

Quando le notizie non fanno più notizia

Una volta si comprava il giornale e quando si leggeva nella cronaca di nera di un omicidio si restava colpiti, si approfondiva la notizia, se ne parlava con gli amici, si condivideva lo sconcerto forse più per trovare rassicurazione che per morbosità.
Oggi apriamo il giornale, anzi apriamo la pagina web, facciamo scorrere le notizie e quando incontriamo omicidi e violenze domestiche, passiamo oltre, quasi sempre.
Cose già lette, già viste, già ascoltate; meglio soffermarsi sul cucciolo che ritorna a casa dopo che si era perso, sulle feste del cane al rientro del suo padrone dalla guerra, e via di questo passo.
La nostra rassicurazione ora è questa, abbiamo bisogno di storie che finiscono bene, lo faccio anch'io.
Ma io vorrei fare un passo indietro e dirvi che ho scritto dell'ennesimo disastro ambientale, argomento che viaggia quasi di pari passo agli omicidi e che spesso sorvoliamo, tanto ormai chissà dove andremo a finire.
La mia rassicurazione è che lo leggiate, perchè è accaduto in Francia ma potrebbe accadere anche qui, magari è già accaduto, magari abbiamo sorvolato, perchè non era proprio dietro casa nostra.
Mio nonno Annibale molti anni fa disse che la terza guerra mondiale sarebbe scoppiata a causa del petrolio.
Io non capivo, dopotutto i pozzi petroliferi arabi erano a distanza stellare da me e il signore che faceva il pieno alla macchina non era poi così minaccioso.
Ma mio nonno aveva ragione. E aveva riassunto in una frase tutto il caos in cui, che lo vogliamo o no, siamo immersi fino al collo.





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