sabato 9 giugno 2012

Agra e il Pushp Hotel

Agra, a dispetto di tutte le altre città, ci accoglie con dolcezza e quiete, forse perchè le strade principali, quelle trafficate, sono poche e il resto è un dedalo di piccole strade tranquille.
L'hotel che ci ospita, il Pushp Hotel, è particolare e la sua particolarità è stata dapprima una nostra deduzione e solo in seguito una certezza. Dopo una giornata passata a girovagare per il quartiere del Taj Mahal, quel giorno chiuso per la visita del primo ministro greco, abbiamo deciso di concederci una cena al ristorante dell'albergo.
I prezzi e il menu ci hanno convinti unitamente al fatto che, situato all'ultimo piano, avremmo goduto della spettacolare vista sulla città.
Entrando nella stanza di forma rotonda moquettata di rosso e con una dozzina di tavoli apparecchiati con cura, abbiamo notato uno strano dislivello tra il pavimento del corridoio e il pavimento del ristorante, ma siamo in India e non si deve badare troppo a ciò che può sembrare strano!
L'unico tavolo a disposizione era centrale e le mie spalle davano alla vetrata così che di fronte mi ritrovai ad osservare una boiserie di tutto rispetto ma pur sempre una parete di legno.
Aperitivo al tavolo, ammazza aperitivo, consultazione menu, scelta menu, scelta vino.
Si comincia finalmente a mangiare, il girovagare in India porta sempre un certo appetito e i profumi della cucina indiana non fanno altro che incoraggiarlo.
Nel corso delle nostre conversazione scende la sera e mi giro solo un attimo per vedere il tramonto alle mie spalle che, in Oriente, non sbaglia mai un colpo.
E' stato verso la fine della prima portata che alzando lo sguardo improvvisamente anzichè la boiserie in legno bella ma noiosa....mi appare la città!
Rimango un attimo indifferente con uno strano tarlo che mi pervade: eppure non abbiamo cambiato di posto ed io, qualche aperitivo fa, ero certa della boiserie di fronte a me! 
Sorpresa delle sorprese: qui, ad Agra, in India, tra polvere buoi che si trascinano stanchi per strada mendicanti santoni umiltà semplicità e assenza di internet.....stiamo mangiando in un ristorante girevole così che ogni commensale possa godere della vista togli fiato sulla città almeno un attimo durante la serata...
Siamo su una piattaforma silenziosa, priva di scossoni, dotata di un ritmo veloce ma lento il giusto da non farci girare la testa e da non far cadere i nostri bicchieri.
E tutto questo in semplicità, senza sovrapprezzi e senza martellanti pubblicità di richiamo per chi, come noi, nemmeno ne sapeva l'esistenza.
Che dire..l'India è anche questo, ti può sorprendere al di là della tua immaginazione.
Trascorriamo una notte dolce, in trepidante attesa di accedere, l'indomani, al Taj Mahal.

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