venerdì 19 dicembre 2014

DonnEuropa

Succede che proprio mentre arriva la prima ristampa di Dietro lo Steccato (parentesi:grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile), faccio capolino su un giornale specialissimo e interessante.
Si chiama DonnEuropa, leggetelo e nel frattempo leggete cosa ho scritto io!


Un grazie a Paola Casella che mi ha dato questa opportunità! Buon lavoro Paola!!

Torniamo a noi, l'emozione di pubblicare un libro è qualcosa di estremamente particolare e insieme delicato. Vedi il tuo lavoro, lo tocchi, lo sfogli, lo annusi e poi lo vedi andarsene in giro, nelle case di persone care o di perfetti sconosciuti.
Lo pensi lì, su un comodino, nella libreria, appoggiato sul tavolo della cucina, magari sottolineato, con le orecchie o con un bel segnalibro e ti chiedi come sia possibile che un pezzo di te viva altrove, nemmeno sai dove.
E vogliamo parlare di quella assurda sottile vergogna che ti infiamma le guance quando qualcuno ti dice: ah, ma io ti ho letto?  
E dell'oscuro sentimento di possesso che ti prende quando distribuisci il libro a sconosciuti, che dire?
Insomma, può sembrare paradossale che chi scrive possa provare tali emozioni ma forse per un esordiente è normale e soprattutto, almeno per me, è durato poco.
Alla prima ristampa, appena sfornata, ancora calda, la mia vergogna si è trasformata magicamente in ruota di pavone e il senso di possesso è stato sostituito da una incontenibile voglia di spedire il mio libro a tutto il mondo, tant'è che ne ho fatto dono anche all'amico messicano paleontologo, Jorge.
L'aspetto economico non vi sfiori il pensiero, qui non si sta parlando ahimè di una Rowling o di uno Smith! 
E' proprio puro sano cristallino orgoglio.
E' crederci, è non mollare, è avere momenti di sconforto che ti fai passare con un po' di yoga, se non altro per trasferire lo sconforto su posizioni inarrivabili :)
E infine, se non provi, se non ti metti in gioco, è inutile anche sognare.
Perciò grazie a tutti voi, che se mi state leggendo un motivo ci sarà e ormai siete tanti.
Grazie al mio editore, il FunCoolLab, unico inimitabile insostituibile inarrivabile, che ci ha creduto prima di me e forse più di me. E lui lo sa bene.





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