domenica 9 settembre 2012

Ritorno a Krabi, ritorno a casa

Fine Gennaio qui arriva come la fine dell'estate, quando senti forte l'odore dell'autunno e vorresti rallentare il tempo.
Il nostro autunno si chiama impropriamente casa, più propriamente Italia.
Pochi giorni ci separano dal rientro e dal gelo che troveremo mentre qui ancora le giornate sono dolci come frutti maturi.
Le giornate che trascorrono lasceranno per sempre un impronta dentro l'anima, un'impronta che a tratti sarà forte e viva come una ferita e a tratti sembrerà dimenticata ma sarà sufficiente chiudere gli occhi per ritrovarla.
Le birre, i rhum al tramonto, le parole, gli sguardi, le cene perfette, i geki, la serata delle api impazzite che ci ha fatto chiudere precipitosamente le finestre, i percorsi in motorino senza meta, la dolce cadenza della lingua thailandese che sembrava ogni volta una carezza...quando assapori così intensamente la felicità sarai orfano per sempre una volta giunto a casa.
Penso che potrei vivere a Krabi senza problemi, appena fuori la confusione stagionale, vicino al parco che è circondato dal mare da un lato e dal monastero dall'altro.
Salutiamo il Baan Andaman con gli occhi lucidi per spostarci un'ultima volta a Koh Lanta e alle sue spiagge.
I giorni corrono e noi corriamo più forte, rallentando comunque il passo, per prolungare oltre il tempo il nostro essere qui.
La sensazione è quella di essere sulla rampa di lancio, pochi giorni e accenderanno i motori e questo luogo così rassicurante si allontanerà dietro l'oblò continuando ad esistere malgrado la nostra distanza. E questo mi dona forza: esiste, è esistito e potrà esistere ancora.
Soggiorniamo inizialmente all'Escape Cabins, un delizioso e piccolo resort costituito da 5 bungalow distanti pochi metri dalla strada principale con piscina e vegetazione.
La giapponese che lo gestisce è dura e impenetrabile, gentile ma distante.
La nostra camera è minimale ma elegante, di classe e gusto.
Passeremo pomeriggi infuocati a rivederci il Commissario Montalbano sdraiati sul letto e ci sembrerà di essere nel posto migliore del mondo.
I bagni a Phra Aae Beach saranno gli ultimi ma indimenticabili.
Spiagge abitate solo da paguri e scimmie timide che ci osservano.
Il mare di fronte a noi ci accoglie ogni volta con grazia e calore regalandoci al calare della sera i tramonti che non danno mai assuefazione.
Le notti stellate, la nostalgia che arriva mescolata all'odore di pneumatici bruciati, le corse in motorino a cercare spiedini succulenti nei barettini sulla strada da portare in camera come un trofeo di caccia inarrivabile, e sentirsi pieni di vita.
Vita.
Il 4 di febbraio rientriamo a Krabi, il 5 siamo a Bangkok per un paio di giorni, il 7 corriamo in autostrada sul taxi per l'aeroporto.
Dall'oblò un ultimo sguardo a quello che sembra essere stato un sogno ma noi lo abbiamo vissuto tutto.

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